Biagio Antonacci – Ipse dixit
Sono un uomo che continua a cercare emozioni, non ho pace, ho sempre bisogno di una donna che mi stimoli a mille.
Sono un uomo che continua a cercare emozioni, non ho pace, ho sempre bisogno di una donna che mi stimoli a mille.
Fanculo il successo. Voglio una vita, ecco. Voglio una casa. Voglio innamorarmi, bere una birra in pubblico, andare in libreria e scegliermi un libro leggendo la quarta di copertina. Voglio passeggiare, prendere il sole, camminare sotto la pioggia, incontrare senza paura e senza spaventarla mia madre. Voglio avere intorno i miei amici e poter ridere e non dover parlare di me, sempre di me come se fossi un malato terminale e loro fossero alle prese con una visita noiosa eppure inevitabile. Cazzo, ho soltanto ventotto anni!
Ragazzi, siete liberi di scrivere quello che volete. Ma sappiate che l’editore di questo giornale si occupa di petrolio e di zucchero. Perciò, se vi capitasse di scrivere di questi due argomenti, vi prego di informarmi.
La solitudine è per il pensiero ciò che la sorgente è per il fiume.
Il mio sogno ricorrente, da tanti anni, è un’onda gigantesca, che sta per abbattersi su una spiaggia dove io mi trovo con un gruppo di amici. Io ho sogni premonitori.
Quando si pensa troppo al denaro si diventa per forza fascisti.
Non c’è fuori-testo.