Enzo Di Maio – Lavoro
Al lavoro ho sparato quando ero in tenera età, da allora mi osserva da lontano, vorrebbe avvicinarsi ma si nota che ha timore. Il fatto che gli abbiano dedicato una festa mi turba profondamente.
Al lavoro ho sparato quando ero in tenera età, da allora mi osserva da lontano, vorrebbe avvicinarsi ma si nota che ha timore. Il fatto che gli abbiano dedicato una festa mi turba profondamente.
Bisogna lavorare, se non per gusto, almeno per disperazione. Infatti, tutto ben considerato, lavorare è meno noioso che divertirsi.
Troppo intelligente? Licenziato!
Il mondo è come tu vuoi che sia. Puoi vederlo meraviglioso o no, a colori o no. Esprime un tuo stato d’animo, un sentimento. Oggi, per me, è tutto in bianco e nero.
Don Lorenzo Milani diceva che l’operaio conosce trecento parole, il padrone mille, per questo lui è il padrone. Ma quando accade il contrario è ancora più triste e si devono sovvertire i ruoli.
Al test di orientamento professionale risultai idoneo per tutte le attività, ecco perché decisi che non avrei mai lavorato, avevo uno spirito di contraddizione troppo forte.
Il malessere è nella insufficiente tutela del lavoro, della vita sul lavoro. Questo è stato e rimane un mio assillo.