Maikol Di Stefano – Lavoro
Ho vent’anni, sono bella, intelligente e dinanzi a me vedo paura e buco nero, con il rischio di finire con un lavoro che abbia come sfondo il contratto a tempo determinato.
Ho vent’anni, sono bella, intelligente e dinanzi a me vedo paura e buco nero, con il rischio di finire con un lavoro che abbia come sfondo il contratto a tempo determinato.
Lei era lì, di fronte a me; avrebbe potuto dirmi qualsiasi cosa, avrebbe potuto offendermi, avrebbe potuto dirmi che entro due minuti mi avrebbe ucciso, ma io l’avrei ascoltata comunque, l’avrei aiutata.
Se il lavoro nobilita l’uomo, l’uomo nobile non ha bisogno di lavorare.
Col sole in bocca e lo stereo a palla, è così che si và a lavoro!
Anche in questa epoca nostra in cui la sofferenza delle masse è formidabile e i problemi sociali sono straordinariamente complicati, può esserci una gioia di vivere, sol che noi vogliamo vedere in ogni problema che il nostro tempo ci pone un compito a noi affidato. Come può ogni singolo individuo venire a capo di questo campito? Ciò dipende dalla sua capacità personale e dalla sfera di azione a lui affidata. Ma chiunque di noi voglia comprendere, può raggiungere la più alta felicità che l’uomo possa conoscere: quella di lavorare per la felicità altrui.
Lei era lì, di fronte a me; avrebbe potuto dirmi qualsiasi cosa, avrebbe potuto offendermi,…
Il commercio è la scuola della truffa.