Giulio Pintus – Lavoro
Negli ultimi due decenni si è registrato un significativo aumento dell’aspettativa di schiavitù nei Paesi sviluppati.Evviva, l’Italia è in regressione.
Negli ultimi due decenni si è registrato un significativo aumento dell’aspettativa di schiavitù nei Paesi sviluppati.Evviva, l’Italia è in regressione.
Una delle difficoltà sul lavoro è distinguere tra il non aver nulla da fare e il non aver voglia di fare nulla.
Per me l’eroe, è un cittadino qualunque, una persona onesta che ogni mattina si alza e svolge i propri compiti. Un uomo o una donna che non si arrendono al primo ostacolo e continuano a credere che il duro lavoro ripaga.
Che cosa è lavoro? E che cosa non è lavoro? Sono questioni che lasciano perplessi i più saggi fra gli uomini.
L’Eterno disse:”Ti procurerai il pane con il sudore della tua fronte.”, ma purtroppo c’è sempre chi vuole sudare poco.
Non si può morire per guadagnarsi da vivere.
– Non posso fare altrimenti – rispose Levin. – Tu fà uno sforzo e mettiti dal punto di vista di un campagnolo come me. Noi, in campagna, facciamo di avere le mani adatte a lavorare: perciò ci tagliamo le unghie e, a volte, anche ci rimbocchiamo le maniche. Qui invece si fanno crescere le unghie più lunghe che possono e si attaccano ai polsini dei bottoni che paiono piatti per non poter fare nulla con le mani.- Questo vuol dire che non si ha bisogno di fare lavori manuali. Si lavora col cervello…- Forse. Ma tuttavia mi sembra strano, come mi sembra strano che mentre noi campagnoli facciamo di tutto per abbreviare i nostri pasti e poter tornare subito al lavoro, qui tu ed io facciamo di tutto per allungare il pranzo e mangiar molti piatti senza saziarci. Perciò mangiamo le ostriche…- Già, naturalmente – replicò Stepan – ma questo è lo scopo della civiltà: far di ogni cosa un piacere.- Se questo è lo scopo della civiltà, preferisco restare un selvaggio.