Emanuele Parlati – Lavoro
Ci diplomiamo, ci laureiamo, ma che cavolo serve se qui in Italia non ci fanno lavorare!
Ci diplomiamo, ci laureiamo, ma che cavolo serve se qui in Italia non ci fanno lavorare!
Non è vero che tutti i giornalisti sono servi del potere o sono degli incapaci, un buon due o tre per cento si salva, come avviene del resto in ogni categoria.
Non c’è bisogno di una finestra per guardare fuori. Quello che cerchi è li di…
Siam mica qui a far ballare la scimmia.
Più che arrivare, auguriamoci di toccare un traguardo e ripartire sempre per costruire tante cose buone, ne abbiamo bisogno tutti in questo mondo perso.
Prendo 50 centesimi per farmi vedere… gli altri 50 dipendono dai miei risultati.
Siamo mossi da un falso mito, quello dello stipendio. Siamo convinti che solo lo stipendio possa farci sopravvivere, che senza saremmo persi, moriremmo di fame e di freddo. Siamo convinti che per avere un chilo di frutta dobbiamo dare in cambio dei soldi, decurtati dal nostro stipendio, proveniente dalla vendita del nostro lavoro a terzi. Non è un grande affare se ci pensate bene. Sul vostro lavoro ci deve guadagnare prima di tutto il vostro datore di lavoro. Sul chilo di frutta che comprate in città ci deve guadagnare il coltivatore, il mediatore, il grossista, il trasportatore, il supermercato. In pratica, tra voi e il vostro kilo di frutta, c’è un esercito da mantenere. Con il vostro stipendio. Non è un grande affare, no? Non starete lavorando per troppe persone?