Bernardo Panzeca – Libertà
Per essere felici basta poco. Un cellulare spento e delle nuvole che pascolano.
Per essere felici basta poco. Un cellulare spento e delle nuvole che pascolano.
Nulla può scalfire quella sensazione di libertà assoluta, quando il cuore e animo procedono abbracciarti l’uno all’altro.
Penso che la libertà è uno dei termini più oscuri ed ambigui, perché siamo nati già con delle “catene invisibili”, ed un uomo in sé è anche una massa di contraddizioni. Ma all’essere umano è concessa “la coscienza”, mentre, all’umanità “la civiltà”: la consapevolezza di convivenza nell’usare “l’arte pacifica del reagire”, non le azioni barbariche.
I battiti vanno uditi ma soprattutto letti. Sono note che danzano e volteggiano sul più puro dei pentagrammi. Il cuore.
Che strane creature, noi uomini. Prima aneliamo alla libertà, ma poi ne abbiamo paura.
Nessuno dovrebbe permettersi di dire e decidere quando la vita di un altro debba finire. Le stesse persone che si schierano a favore della libertà, poi sono capaci di pensare che possano decidere per la vita di altri, e di conseguenza della loro libertà. Ciò non è tollerabile.
Schiavi dei soldi, per sentirci liberi.