Francesca Alleva – Libri
Il foglio bianco è, e sarà sempre, la mia maledetta benedizione.
Il foglio bianco è, e sarà sempre, la mia maledetta benedizione.
Ci lavoro tanto su di me, da tanto tempo. Per conoscermi, capirmi, convivermi. Forse è…
Non tutti sanno sorridere, spesso ci si sente degli idioti pieni di difetti in mostra, i denti, la faccia, gli occhi, l’espressione. Dobbiamo imparare a sorridere, anche da soli, anche per strada. Imparare a sembrare dei cretini, ma a non sentirci tali.
Ho appoggiato di tutto su i miei libri: anelli, penne, pensieri, inquietudini.Ho disteso me stessa tra quelle pagine, vi ho strofinato l’anima e l’ho intinta tra i petali e gli steli dei fiori essiccati per sentirmi in quei giorni in cui li avevo raccolti.Sulle pagine ho dichiarato guerre e combattimenti, ma anche pace e ripensamenti, ho segretato paure, ho urlato verità.I libri mi hanno salvata mi hanno accolta in un mondo che per molti non esiste ma che a me ha donato la più bella identità che potessi desiderare.
Un libro non merita di essere letto a dieci anni se non merita di essere letto anche a cinquanta.
Perdere il sonno e cambiare lingua. Due prove, l’una indipendente da se stessi, l’altra deliberata. Da soli, faccia a faccia con le notti e con le parole.
È importante chiedere, ma non bisogna affrettarsi a rispondere.