Francesca Alleva – Libri
Uno scrittore che dice “io” non parla solo di sé ma di e per tutti quelli che nel suo inchiostro si ritrovano.
Uno scrittore che dice “io” non parla solo di sé ma di e per tutti quelli che nel suo inchiostro si ritrovano.
Perdere il sonno e cambiare lingua. Due prove, l’una indipendente da se stessi, l’altra deliberata. Da soli, faccia a faccia con le notti e con le parole.
Un modo adorabile per capire alcune cose di una donna è osservare i suoi occhi in silenzio mentre legge un libro.
Non sempre la misoginia è indizio di spirito critico e di intelligenza. Talvolta è solo frutto di omosessualità.
Leggere è un po’ come sognare: immagini, costruisci e in ultima analisi, vivi.
Se “amore” non fosse una parola contorta e mutilata dalla possessività e dall’ipocrisia, se fosse una parola che significasse quello che io voglio che significhi, ebbene, avrei potuto trovarmi sull’orlo di credere che ero innamorato di lei…
Jaime si costrinse a sorridere, lo stesso sorriso di quando al mondo non esisteva niente che potesse spaventarlo.