Lilly C. Arcudi – Libri
Spesso un libro sa essere un buon compagno di vita perché riempie più di quanto possa fare un essere vivente.
Spesso un libro sa essere un buon compagno di vita perché riempie più di quanto possa fare un essere vivente.
Era quasi mezzanotte e il Primo Ministro stava seduto da solo nel suo ufficio, a leggere una lunga relazione che gli scivolava via dalla mente senza lasciare la minima traccia. Aspettava una chiamata dal presidente di un paese remoto e, tra il chiedersi quando quel disgraziato avrebbe telefonato e il cercare di allontanare gli spiacevoli ricordi di una settimana lunghissima, faticosa e complicata, nella sua testa non c’era molto spazio per altro. Più cercava di concentrarsi sui caratteri stampati della pagina, più chiara vedeva la faccia maligna del suo avversario politico. Questi era apparso al telegiornale quel giorno stesso non solo per elencare tutte le cose terribili successe nell’ultima settimana (come se ci fosse bisogno di ricordarle), ma anche per spiegare perché fossero, dalla prima all’ultima, colpa del Governo.
Gli uomini non fanno mai il male così completamente ed entusiasticamente come quando lo fanno per convinzione religiosa.
Così, di fronte ad ogni principe azzurro, dovremo cominciare a chiederci se lo vogliamo davvero, o se è semplicemente ciò che ci hanno insegnato a volere.
La vanità, quando agisce su una mente priva di forza, produce danni di ogni genere.
La mosca stava ancora camminando sulla scrivania. Arrotolai il “Racing Form”, le diedi un colpo e la mancai.Non era la mia giornata. Né la mia settimana. Né il mio mese. Né il mio anno. Né la mia vita. Accidenti.
Come posso spiegarvi che cosa provo, come posso spiegarlo a voi, cinte tanto spesso dalle braccia disinvolte di un numero di uomini così grande da non ricordarvi neppure quando tutto ciò sia cominciato.