Arthur Conan Doyle – Libri
“Eccellente” esclamai.”Elementare” rispose lui.
“Eccellente” esclamai.”Elementare” rispose lui.
Le osservazioni e gli incontri di chi va attorno in silente solitudine sono al tempo stesso più sfumati e netti di quelli dell’uomo socievole, i suoi pensieri sono più giovani, più bizzarri, e mai esenti da un’ombra di tristezza. Impressioni e immagini, che si potrebbero facilmente scrollar via con un’occhiata, un sorriso, uno scambio di opinioni, lo preoccupavano oltre ogni misura, s’approfondiscono nel silenzio, diventano importanti, si trasformano in avventura, episodio, sentimento. La solitudine fa maturare l’originalità, la bellezza strana e inquietante, la poesia. Ma genera anche il contrasto, lo sproporzionato, l’assurdo e l’illecito.Con meraviglia Aschenbach vide che il ragazzo era di una bellezza perfetta.
Un racconto, mi aveva detto un giorno Julian, è la lettera che un autore scrive a se stesso per mettere a nudo la propria anima.
– Se non c’è nessun senso – disse il re – ci risparmiamo un mondo di fastidi, perché non abbiamo nessun bisogno di trovarcene uno.
Il terzo incomodo! Che pena, per un uomo intelligente, sentire che si sta facendo quella parte orribile e non riuscire ad alzarsi e andar via!
– Perché non ti piaccio?- Perché non stai mai qui con me.
Brida pianse, ignorando il motivo delle proprie lacrime.