Antonio Cuomo – Libri
Non sono uno scrittore, non scrivo, io sussurro parole per quei cuori che hanno bisogno di udire l’amore.
Non sono uno scrittore, non scrivo, io sussurro parole per quei cuori che hanno bisogno di udire l’amore.
Non portare il bene a chi non conosce il dolore.
Non riesco a saziarmi di libri. E sì che ne posseggo un numero probabilmente superiore al necessario; ma succede anche coi libri come con le altre cose: la fortuna nel cercarli è sprone a una maggiore avidità a possederne. Anzi coi libri si verifica un fatto singolarissimo: l’oro, l’argento, i gioielli, la ricca veste, il palazzo di marmo, il bel podere, i dipinti, il destriero dall’elegante bardatura e le altre cose del genere, recano con sè un godimento inerte e superficiale; i libri ci danno un diletto che va in profondità, discorrono con noi, ci consigliano e si legano a noi con una sorta di famigliarità attiva e penetrante.
I libri sono gli amici più tranquilli e costanti, e gli insegnanti più pazienti.
A volte vorrei solo che non fosse accaduto. Il cancro, dico.
Il fiore dell’amicizia cresce vigoroso solo se è annaffiato con lealtà e rispetto.
Non c’è amore più sacro di quello per il cibo.