Philip Pullman – Libri
-Avete mentito!-No – disse Lyra, – io ho mentito. Will non mente, non pensatelo nemmeno.
-Avete mentito!-No – disse Lyra, – io ho mentito. Will non mente, non pensatelo nemmeno.
Scrivo perché lo vuole il creato.
Quand’ero piccola attendevo con ansia di vederlo. Ogni sua visita era un evento. Adesso ogni assenza è un non evento, una sottrazione, un’avventura di cui sentirò parlare quando il mio avventuriero si materializzerà ai miei piedi, sanguinante o fischiettante, sorridente o scosso dai brividi. Adesso, quando se ne va, ho paura.
Poi però accadde qualcosa di strano. Ricordi consegnati da lungo tempo ai più oscuri recessi della mente presero a filtrare dalle crepe. Le immagini saltavano fuori dal nulla in ordine sparso ma perfettamente nitide, come se non fosse passata una vita da allora. E presto quelle prime gocce esitanti si mutarono in diluvio. Interi dialoghi, parola per parola, sfumatura per sfumatura, come le scene di un film.
Pensate di essere liberi, ma probabilmente non c’è un gesto, un pensiero, un’emozione, un atteggiamento, una convinzione in voi che non venga da qualcun altro.
Posso spostare gli oggetti senza toccarli, far fare delle cose agli animali senza addestrarli, far capitare brutte cose a quelli cattivi con me, farli soffrire… se voglio… Parlo anche con i serpenti, loro mi trovano, sussurrano cose, è normale? Per uno come me?
Quando si è in molti, ogni dialogo diventa un’interminabile discussione. Ma in due si raggiunge a volte la saggezza.