Peter Cameron – Libri
Forse temevo che parlandone, trasformando il ricordo in parole, potesse svanire o decomporsi come certi fragili e preziosi oggetti antichi che si sbriciolano appena tornano alla luce.
Forse temevo che parlandone, trasformando il ricordo in parole, potesse svanire o decomporsi come certi fragili e preziosi oggetti antichi che si sbriciolano appena tornano alla luce.
Sono convinta che, quando cerchiamo l’amore con coraggio, esso si rivela e noi finiamo con l’attirare altro amore. Se qualcuno ci desidera, ci desiderano tutti. Se invece siamo soli, ci isoliamo sempre di più. La vita è strana.
Se la musica è l’alimento dell’amore, seguitate a suonare, datemene senza risparmio, così che, ormai sazio, il mio appetito se ne ammali, e muoia.
È stupido cercare di spiegare (e tuttavia non riesco a smettere), ma è sempre così per me. In qualche punto, molto vicino, si accumula qualcosa – o qualcuno – che implora di esplodere, soffocherà non trovando uno sfogo e, anche se non mi è assolutamente chiaro cosa – o chi – sia, capisco perfettamente il suo bisogno di erompere, sento chiaramente il suo grido soffocato.
Più in alto, dietro il vetro. Gioia e dolore. Pallina guarda Babi sparire con lui, finalmente incoerente e sincera. Maddalena guarda Step sparire con lei, colpevole solo di non averla amata né di averglielo mai lasciato credere. E mentre i due, freschi d’amore, escono in strada, Maddalena si lascia cadere sul divano lì vicino. Disillusa, da sola, così come da sola si è illusa. Rimane con un bicchiere vuoto fra le mani e qualcosa di più difficile da riempire dentro. Lei, semplice concime di quella pianta che spesso fiorisce sopra la tomba di un amore appassito. Quella rara pianta il cui nome è felicità.
Non esistono argomenti noiosi. Solo scrittori noiosi.
È molto più difficile giudicare se stessi che gli altri, se riesci a giudicarti bene è segno che sei veramente un saggio.