Rafik Schami – Libri
Ho resistito alle torture e agli interrogatori e ti ho odiato ogni secondo, così come prima ogni secondo ti avevo amato.
Ho resistito alle torture e agli interrogatori e ti ho odiato ogni secondo, così come prima ogni secondo ti avevo amato.
Sono gelosissimo dei libri che leggo. È come se l’autore li avesse scritti con il solo scopo di plasmare un uomo che rasenti la perfezione.
Era come far recitare a un arcangelo la parte di un ragioniere: non potevo immaginarlo in un ruolo tanto banale.
Sono solo parole, dopotutto, e io sto qui a elemosinarle, come un mendicante.
Stavo piangendo per una ragione completamente diversa. Mentre ti osservavo ballare quel giorno, ho visto qualcos’altro. Ho visto un nuovo mondo che si avvicinava a grandi passi. Più scientifico, più efficiente, certo. Più cure per le vecchie malattie. Splendido. E tuttavia un mondo duro, crudele. Ho visto una ragazzina, con gli occhi chiusi, stringere al petto il vecchio mondo gentile, quello che nel suo cuore sapeva non sarebbe durato per sempre, e lei lo teneva fra le braccia e implorava, che non la abbandonasse. Ecco ciò che ho visto. Non eri veramente tu, non era quello che stavi facendo, lo so. Ma ti ho vista e ho sentito il cuore spezzarsi. E non l’ho mai dimenticato.
La conoscenza di diverse letterature è il modo migliore di liberarsi della tirannia d’una sola.
Nei momenti supremi la verità deve pur venire a galla. […] Tutti noi, quando non abbiamo più vie di uscita, dobbiamo affrontare il destino in cui siamo imprigionati, e all’epilogo essere quello che siamo sempre stati nel profondo, qualunque fosse l’illusione in cui ci siamo voluti cullare.