Alessia Porta – Libri
La scrittura indossa abiti umili e modesti, non assume toni autoritari e non si vanta per le grandi conquiste, persiste nella storia e trionfa nei cuori degli eredi.
La scrittura indossa abiti umili e modesti, non assume toni autoritari e non si vanta per le grandi conquiste, persiste nella storia e trionfa nei cuori degli eredi.
“Amore ti penso tanto e penso che mi fai schifo. Sei da rifare. Ti regalo una palata di silicone, infilatela dove vuoi. “Come sei antica!” Perché? Vuoi mica dirmi che dal chirurgo estetico ci vai per piacere di più a te stessa? Ma sparisci. Tu per piacere di più a te stessa ti fai la carbonara o ti mangi coni grossi così che ti cola tutto il pistacchio giù per il gomito, “Il mito è Bambola Ramona. “Quella che ha due provoloni appesi alle clavicole? Se si china per allacciarsi le scarpe batte la fronte sul marciapiede tanto è sbilanciata in avanti. Ora ha fatto anche un calendario. “Si, extra-large. Non sta neanche appeso al muro. Lo devi usare come tappeto. “Che invidia. Io ormai sono così piatta che volendo mi potrei faxare.”
Era un uomo riservato, e benché vivesse di ricordi non parlava quasi mai del passato.
Non sono e non sarò mai una scrittrice, ma scrivere mi ha sempre aiutato nei momenti peggiori, sia aiutandomi a mettere a fuoco i problemi, sia dandomi una valvola di sfogo per fuggire temporaneamente dalla realtà.
Quando si arriva alle ultime pagine di un romanzo coinvolgente, si comincia ad avvertire delle fitte allo stomaco e una strana nostalgia nell’anima. Perché un semplice libro può catapultare chi lo legge in un’altra dimensione, sa trasformarsi in un amico prezioso e capace di offrire tanta compagnia, finendo col far sentire la propria mancanza.
Le parole sono potenti e scatenano conseguenze.
Non possiamo opporci al “per sempre” dei nostri cuori, che decisero di amarsi ancor prima dei nostri corpi.