Federico Moccia – Libri
Sono colpevole solo di una cosa, di non essere stato felice.
Sono colpevole solo di una cosa, di non essere stato felice.
Uno crede che una volta che le cose vanno bene, che hanno preso l’anda della felicità, la strada sarà sempre in discesa, basta prendere più spinta e la goduria aumenta, diventa vertiginosa, e si sarà sempre più felici finché si raggiunge il trampolino della fortuna e si vola nel nirvana del perfetto culo.Non è così.Subito dossi, cunette, sassi in mezzo alla strada, e sbandate fuori dai tornanti. E davanti a noi una gran salita che non si vede la cima.
Le donne romantiche, riflettei. Non pensano mai al male che fanno in quella loro forsennata ricerca di esperienze forti. In quella loro infatuazione per la libertà.
Rivela il tuo segreto al vento, ma non lamentarti se lo dirà agli alberi.
I libri sono gli amici più tranquilli e costanti, e gli insegnanti più pazienti.
Non capisco dove sta la mia libertà, non capisco da cosa sono schiavizzato.
Le parole sono la voce del cuore.