Federico Moccia – Libri
La vita è comeun’altalenache oscilla…Tra un campoal solee un temporale.
La vita è comeun’altalenache oscilla…Tra un campoal solee un temporale.
A volte non riusciamo a fidarci memmeno di chi abbiamo vicino da sempre.
Agiscono ovvie suggestioni già percepite in circostaze precedenti – ma mai valutate con tanta coscienza come ora – e alla seduzione di un’ipotetica, incantevole perdita di sé in questo silenzio sinuoso, si aggiunge l’infida tensione di una percezione ben poco ragionevole.
E io sto bene con la complicità della musica, e non ho bisogno più di nulla.Ma questi schiamazzi mi stanno dilaniando, so che stanotte qualcuno vivrà più di me. E io rimarrò dentro questa camera ad ascoltare il suono della vita, lo ascolterò finché il sonno non mi abbraccerà…
… Ognuno di noi pensa di avere molte strade e di potere scegliere sa sé. Ma forse sarebbe stato più esatto dire che sogna il momento di scegliere. Anche per me è stato così. Ma ora lo so. Lo so con tanta chiarezza da poterlo mettere in parole. La strada è sempre decisa, non però in senso fatalistico. Sono il nostro continuo respirare, gli sguardi, i giorni che si succedono a deciderla naturalmente.
Lo scrittore sceglie in primo luogo di essere inutile.
Non c’è atto di libertà individuale più splendido che sedermi a inventare il mondo davanti ad una macchina da scrivere.
A volte non riusciamo a fidarci memmeno di chi abbiamo vicino da sempre.
Agiscono ovvie suggestioni già percepite in circostaze precedenti – ma mai valutate con tanta coscienza come ora – e alla seduzione di un’ipotetica, incantevole perdita di sé in questo silenzio sinuoso, si aggiunge l’infida tensione di una percezione ben poco ragionevole.
E io sto bene con la complicità della musica, e non ho bisogno più di nulla.Ma questi schiamazzi mi stanno dilaniando, so che stanotte qualcuno vivrà più di me. E io rimarrò dentro questa camera ad ascoltare il suono della vita, lo ascolterò finché il sonno non mi abbraccerà…
… Ognuno di noi pensa di avere molte strade e di potere scegliere sa sé. Ma forse sarebbe stato più esatto dire che sogna il momento di scegliere. Anche per me è stato così. Ma ora lo so. Lo so con tanta chiarezza da poterlo mettere in parole. La strada è sempre decisa, non però in senso fatalistico. Sono il nostro continuo respirare, gli sguardi, i giorni che si succedono a deciderla naturalmente.
Lo scrittore sceglie in primo luogo di essere inutile.
Non c’è atto di libertà individuale più splendido che sedermi a inventare il mondo davanti ad una macchina da scrivere.
A volte non riusciamo a fidarci memmeno di chi abbiamo vicino da sempre.
Agiscono ovvie suggestioni già percepite in circostaze precedenti – ma mai valutate con tanta coscienza come ora – e alla seduzione di un’ipotetica, incantevole perdita di sé in questo silenzio sinuoso, si aggiunge l’infida tensione di una percezione ben poco ragionevole.
E io sto bene con la complicità della musica, e non ho bisogno più di nulla.Ma questi schiamazzi mi stanno dilaniando, so che stanotte qualcuno vivrà più di me. E io rimarrò dentro questa camera ad ascoltare il suono della vita, lo ascolterò finché il sonno non mi abbraccerà…
… Ognuno di noi pensa di avere molte strade e di potere scegliere sa sé. Ma forse sarebbe stato più esatto dire che sogna il momento di scegliere. Anche per me è stato così. Ma ora lo so. Lo so con tanta chiarezza da poterlo mettere in parole. La strada è sempre decisa, non però in senso fatalistico. Sono il nostro continuo respirare, gli sguardi, i giorni che si succedono a deciderla naturalmente.
Lo scrittore sceglie in primo luogo di essere inutile.
Non c’è atto di libertà individuale più splendido che sedermi a inventare il mondo davanti ad una macchina da scrivere.