Asia Greenhorn – Libri
Doveva provare a trattenerla, ad afferrarla prima che scivolasse troppo lontano. Gli piaceva, pur con tutti i suoi problemi.
Doveva provare a trattenerla, ad afferrarla prima che scivolasse troppo lontano. Gli piaceva, pur con tutti i suoi problemi.
Non c’è da meravigliarsi se l’ironia presenta alcuni pericoli, sia per l’ironista che per le sue vittime. La manovra è arrischiata, e come ogni gioco dialettico, riesce solo di stretta misura: un millimetro in meno, – e l’ironista diventa lo zimbello degli ipocriti; un millimetro in più, – e persino lui si inganna insieme alle proprie vittime; far causa comune con i lupi è pura acrobazia e può costar caro a chi è maldestro. L’ironia, pena il naufragio, deve così bordeggiare pericolosamente tra la Cariddi del gioco e la Scilla della serietà: la prima di queste trappole è lo slittamento dell’ironico nel ludico, la seconda la ricaduta dell’allegoria in tautegoria ingenua; talvolta l’ironia cede alla vertigine dell’ambiguità, e l’andirivieni fra gramma e pneuma finisce col farla impazzire del tutto; talaltra aderisce alla lettera della grammatica rinunciando all’equivoco con una scelta univoca.D’altronde a che ci serve una simile prova di abilità?A liberarci, dicono, dalle illusioni…Ma le illusioni sono così funeste che, per distruggerle, dobbiamo arrampicarci su questo trapezio volante? (da “L’ironia”)
Piegai la lettera per bene e la imbustai. Prima o poi l’avrebbe trovata. Speravo solo che potesse capirmi e che per una volta mi desse ascolto. Così, con cura, sigillai anche il mio cuore.
Era una piacevole esperienza essere l’unica ragione di quel sorriso.
La chiave delle interpretazioni sarà scoperta quando sarà giunto il momento di dissipare l’ignoranza.
Capita a tutti, soprattutto ai giovani, di pensare di avere il mondo in pugno, e a volte è anche vero.Ma nell’attimo stesso in cui uno è convinto che tutto vada per il meglio, ci sono leggi statistiche che lavorano alle sue spalle, pronte a fregarlo.
Coyote: “non c’è da meravigliarsi che Babystrega si seppellisca nel fango” disse guardando la città sommersa dallo smog. “C’è sporco ovunque, un vero schifo. Noi non dovremmo poterla vedere, l’aria. L’aria dovrebbe essere come le nostre lacrime e il nostro sudore, trasparente e naturale. Ci dovrebbero essere animali tutto intorno a noi, non nascosti nel buoi avvelenato, a scrutarci con i loro occhi gialli. Guarda questa città. Guarda che cosa abbiamo fatto”.