Stephen King – Libri
Dove sarebbe quaggiù.Terminopoli, spiegò con calma Stark. È il capolinea di tutti i servizi su rotaia, Thad.
Dove sarebbe quaggiù.Terminopoli, spiegò con calma Stark. È il capolinea di tutti i servizi su rotaia, Thad.
Il fiore è la chiave fatata che apre alla gioia ogni cuore gentile e, qualche volta, consente all’uomo di sostarvi.
Alla vita non chiedevo altro che farmi perdere il senso del tempo.
[…] C’era l’alba verdastra; sul prato i due sottili duellanti neri erano fermi con le spade sull’attenti. Il lebbroso soffiò il corno: era il segnale; il cielo vibrò come una membrana tesa, i ghiri nelle tane affondarono le unghie nel terriccio, le gazze senza togliere il capo di sotto l’ala si strapparono una penna dall’ascella facendosi dolore, e la bocca del lombrico mangiò la propria coda, e la vipera si punse coi suoi denti, e la vespa si ruppe l’aculeo sulla pietra, e ogni cosa si voltava contro se stessa, la brina delle pozze ghiacciava, i licheni diventavano pietra e le pietre licheni, la foglia secca diventava terra, e la gomma spessa e dura uccideva senza scampo gli alberi. Così, l’uomo s’avventava contro di sé con entrambe le mani armate d’una spada…
I libri sono bocche da sfamare con l’inchiostro dell’anima.
“Davvero non hai letto nessuno di questi libri?” Gli domandò”i libri sono noiosi.””I libri sono specchi: riflettono ciò che abbiamo dentro” rispose Juliàn.
Forse era pazzo. Ed era mio amico. Certo, mi avrebbe uccisa, se fosse stato necessario, ma non gli andava di farlo. Tra gli umani, cosa chiedere di più ad un amico?