Charles Bukowski – Libri
La mosca stava ancora camminando sulla scrivania. Arrotolai il “Racing Form”, le diedi un colpo e la mancai.Non era la mia giornata. Né la mia settimana. Né il mio mese. Né il mio anno. Né la mia vita. Accidenti.
La mosca stava ancora camminando sulla scrivania. Arrotolai il “Racing Form”, le diedi un colpo e la mancai.Non era la mia giornata. Né la mia settimana. Né il mio mese. Né il mio anno. Né la mia vita. Accidenti.
Ira.Canta, o Musa, l’ira di Achille, figlio di Peleo, micidiale, omicida, destinato a morire; canta l’ira perché costò agli achei tanti bravi uomini e che tante anime vitali e vigorose mandò alla tetra dimora della Morte. E già che ci sei, o Musa, canta l’ira degli dei stessi, così potenti e petulanti, qui, nel loro nuovo Olimpo; e l’ira dei pochi umani veri rimasti, seppur egocentrici e inutili. Mentre canti, o Musa, canta anche l’ira di quelle creature riflessive, senzienti, serie, ma non del tutto umane, che sognano sotto i ghiacci di Europa, che muoiono nella cenere sulfurea di Io e che sono nate nei gelidi crepacci di Ganimede.Oh, e canta anche me, o Musa, canta il povero Hockenberry rinato senza volerlo, il povero defunto professor Hockenberry, Hockenbush pe gli amici, amici da molto tempo tornati polvere in un mondo da molto tempo abbandonata. Canta la mia ira, sì, la mia ira, o Musa, per quanto piccola e insignificante a confronto della collera degli dei immortali o della furia del deicida, Achille.
La memoria dei libri è la nostra memoria.È per questo che non conosco esempio più grande della generosità umana di una biblioteca.
Sentivo che mi leggeva dentro, e io avrei voluto essere più uomo con lei. Avrei voluto essere quell’abbraccio in cui desiderava perdersi. Protetta e libera di lasciarsi andare, perché tanto c’ero io a prendermi cura di lei, a difenderla dal freddo e dal male.
Un dolore senza nome le strinse il cuore… (da “La ragazza in blu”)
Ma ogni cosa era a posto, ora, tutto era definitivamente sistemato, la lotta era finita. Egli era uscito vincitore su se medesimo. Amava il Grande Fratello.
Il buono finisce bene e il cattivo male. Questa è la Letteratura.