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Andrea Spartà – Libri

Daniel Rose Crimson si rese pienamente conto di quanto importante e labile potesse essere una semplice vita. In quel momento, per lui, il mondo non esisteva più. Non c’era nulla al di fuori di quelle quattro pareti! Il suo intero universo si era piegato e ripiegato su se stesso fino a diventare una sola semplice stanza di ospedale, quella in cui si trovava, che galleggiava in un mare di nulla.Del resto, e anche di ciò se ne rese conto soltanto in quel momento, era sempre stato così:ogni luogo era l’unico luogo, se comprendeva Kayleen.

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    […] “Il pensiero di perdere la mia bambina mi spaventa ogni giorno. Sono perfino nervoso di portarla in macchina per paura di fare un incidente. Giuro che se mai mi troverò nella tua stessa situazione, cioè il divorzio, lotterò fino alla morte per mantenere il diritto di provvedere a mia figlia. Farò l’impossibile per ricordarle che l’amo più di quanto ami me stesso. Non perché è il dovere di padre ma perché desidero farlo per l’amore che provo. E se io e Courtney finiremo per odiarci a morte, saremo entrambi adulti e responsabili a sufficenza da trattarci civilmente in presenza di nostra figlia.”[…] “Non ricordo mia madre parlare male di te fino a molto tardi, cioè intorno ai miei ultimi due anni di liceo. Ed era un momento in cui tiravo le mie conclusioni e non avevo bisogno di quelle di mia madre. Certo, dopo aver colto il mio disprezzo nei confronti tuoi e della tua famiglia, ha agito sui miei sentimenti senza perdere l’occasione di sfogare le sue frustazioni verso di te. Ogni volta che parlava male di te le ho sempre fatto capire che non gradivo e che non ce n’era bisogno. Non ho mai preso parti, né con te né con mia madre, perché mentre crescevo provavo un uguale disprezzo per entrambi”.

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