Sandro Veronesi – Libri
Che bello essere per una volta il dominante ostile che si prende il suo dannato pezzo più grande. Che liberazione essere io, stavolta, lo stronzo.
Che bello essere per una volta il dominante ostile che si prende il suo dannato pezzo più grande. Che liberazione essere io, stavolta, lo stronzo.
Aveva aspettato il marito vent’anni non per servile devozione, ma perché non poteva accontentarsi di niente di meno dell’eroe dalla mente multiforme.
Consiglierei, per evitare spiacevoli delusioni, di non fare mai di fretta due sole cose: l’amore, e un libro.
È così facile sedersi in cattedra e pontificare. Tutti hanno la soluzione della tua vita: “Non stare con lui, lo devi lasciare, stai sbagliando…”. Okay, e anche se fosse? È la mia vita e ne sono l’unica responsabile.
– Quel ragazzo inglese… è un vampiro?- Spike? È uno di noi, lui ha un’anima. Ha dovuto attraversare un’agonia inimmaginabile per riaverla. Per amore. Un amore non corrisposto per una donna destinata ad uccidere la sua specie. E adesso il nostro eroe tormentato combatte per la giustizia, il suo fascino malandrino e il suo aspetto esteriore da duro nascondono un cuore infranto nobile e buono.
Mentre correvo su per la salita, lui si era fermato per darmi il tempo di scappare, e le vespe l’avevano punto. E correndo gli erano caduti gli occhiali.Disse che non aveva avuto paura, mentre era fermo li con le vespe che lo pungevano e gli facevano male, mentre mi guardava correre via. Perché sapeva che doveva darmi il tempo di scappare, altrimenti avrebbero inseguito tutti e due. E mi disse che non era stato coraggioso, restando li fermo a farsi pungere. Non era stato coraggioso perché non aveva avuto paura: quella era l’unica cosa che poteva fare. Ma quando era tornato a prendersi gli occhiali, sapendo che li c erano le vespe, aveva veramente paura. Quello era stato vero coraggio.Perché quando hai paura di qualcosa, ma la fai comunque, quello é coraggio.(da “Coraline”)
Il dispiacere dei libri che si prestano è tanto grande che non tornano mai.