Stefano Benni – Libri
Un cinghiale si scontrò con un guidatore di Suv che andava a centocinquanta. L’animale ebbe la peggio. Il cinghiale invece se la cavò con una zampa rotta.
Un cinghiale si scontrò con un guidatore di Suv che andava a centocinquanta. L’animale ebbe la peggio. Il cinghiale invece se la cavò con una zampa rotta.
Non avrei potuto essere più disperatamente cieca se fossi stata innamorata. Ma è stata la vanità, non l’amore, che mi ha perduta.
Le burrasche che avevano disperso di qua e di là gli altri malavoglia, erano passate senza far gran danno sulla casa del nespolo e sulla barca ammarrata sotto il lavatoio; e padron ‘Ntoni, per spiegare il miracolo, soleva dire, mostrando il pugno chiuso – un pugno che sembrava fatto di legno di noce: per menare il remo bisogna che le cinque dita s’aiutino l’un l’altro.Diceva pure: gli uomini son fatti come le dita della mano: il dito grosso deve far da dito grosso, e il dito piccolo deve far da dito piccolo. (da “I Malavoglia”)
Sì è un uomo che amo e che ammiro: lo amo perché è buono, grande, leale; lo ammiro perché rappresenta per me il punto culminante della potenza umana; ma, pur amandolo e ammirandolo, lo temo e lo prevengo.
La vita vera, la vita infine rischiarata e scoperta, l’unica vita quindi veramente vissuta, è la letteratura.
Il paradiso non è mica un luogo. Non si trova nelo spazio, e neanche nel tempo. Il paradiso è essere perfetti. Tu sei uno che vola velocissimo vero? Raggiungerai il paradiso, allora, quando avrai raggiunto la veloità perfetta. Il che non significa 1000 miglia all’ora, né 1000000 di miglia, e neanche vuol dire volare alla velocità della luce. Perché qualsiasi numero, vedi, è 1 limite, mentre la perfezione non h limiti. Velocità perfetta, figlio mio, vuol dire solo esserci, esser là.
Le donne sono le più forti, ma più di tutto può la verità.(cap. I – 13, 12)