Yun Mi-Kyung – Libri
Pensavo che non mi avresti mai dimenticata e mi avresti riconosciuta tra mille persone, per quanto potessi cambiare.
Pensavo che non mi avresti mai dimenticata e mi avresti riconosciuta tra mille persone, per quanto potessi cambiare.
Conosco il passato, ma non quello che accadrà.(cap. II – 4, 46)
Come avrei potuto ricompensarlo? Difficile fare regali agli amici “alla pari”, e mentre lo pensavo mi resi conto che l’amicizia non la puoi proprio incasellare in schemi commerciali. In quel momento a Stéphane avrei davvero regalato il mondo.
Se esiste un’alleanza tra femmina e maschio, io l’ho provata allora.
Scrivere è bere ogni giorno dalla sorgente delle vita. Scrivere è un vizio che ti fa volare dove solo chi vive con la penna in mano può arrivare.
Husserl ha posto in chiaro come la coscienza sia sempre coscienza di qualcosa. Ogni coscienza è posizionale in quanto sempre essa si trascende per raggiungere un oggetto, esaurendosi in questa posizione stessa: quanto vi è di intenzionale nella mia coscienza attuale è diretto verso il fuori, verso il tavolo.Tuttavia la condizione necessaria e sufficiente perché una coscienza conoscente sia conoscenza del suo oggetto, è che essa sia coscienza di se medesima come conoscente questo oggetto. Si tratta di una condizione necessaria, perché se la mia coscienza non fosse cosciente d’essere coscienza del tavolo, sarebbe coscienza del tavolo senza esser cosciente di esserlo, ossia sarebbe una coscienza ignorante se stessa, una coscienza incosciente: il che è assurdo.Che cos’è questa coscienza di coscienza? La coscienza di sé non è sdoppiabile (in coscienza conoscente e coscienza conosciuta); bisogna concepirla come rapporto immediato e non cogitativo di sé a sé… In altre parole ogni coscienza posizionale di un oggetto è nello stesso tempo coscienza non posizionale di se stessa.
Daniel Rose Crimson si rese pienamente conto di quanto importante e labile potesse essere una semplice vita. In quel momento, per lui, il mondo non esisteva più. Non c’era nulla al di fuori di quelle quattro pareti! Il suo intero universo si era piegato e ripiegato su se stesso fino a diventare una sola semplice stanza di ospedale, quella in cui si trovava, che galleggiava in un mare di nulla.Del resto, e anche di ciò se ne rese conto soltanto in quel momento, era sempre stato così:ogni luogo era l’unico luogo, se comprendeva Kayleen.