Stieg Larsson – Libri
– Dragan, io ti eccito?- Che cosa te lo fa credere?- Il modo in cui mi guardi, e il modo in cui non mi guardi. E le volte in cui sei stato sul punto di allungare la mano per toccarmi, ma ti sei trattenuto.
– Dragan, io ti eccito?- Che cosa te lo fa credere?- Il modo in cui mi guardi, e il modo in cui non mi guardi. E le volte in cui sei stato sul punto di allungare la mano per toccarmi, ma ti sei trattenuto.
Leggere alleggerisce la mente e appesantisce la cultura.
Io… davanti a Riko… faccio sempre il superiore, la sgrido di continuo. In realtà però… vorrei dirle che mi piace, che è carina… vorrei abbracciarla ogni secondo.
Non è altro questo, se non il tempo automutilato delle “letture di massa” tanto frammentarie quanto decontestualizzate. E possibilmente, senza toccare un vero libro.
A volte sembra sbagliato… fare la cosa giusta.
Ho ritrovato una fotografia di mio figlio ventenne.È in California con le amiche Erica ed Elisabeth Lennard.È magrissimo, sembra un ugandese, però bianco anche lui. Trovo che ha un sorriso arrogante, un’aria di scherno.Vuol dare l’impressione trasandata di un giovane vagabondo. Si piace così, povero, con l’aria da povero, la goffaggine di un ragazzo magro.È la fotografia che si avvicina di più a quella, mai scattata, della ragazza del traghetto.
In un libro, come in tutto, ci sono cose buone, altre mediocri, altre cattive.