Anne Rice – Libri
Posso solo darti questo. Un cuore che piange per lei, lei che hai ridotto in cenere…
Posso solo darti questo. Un cuore che piange per lei, lei che hai ridotto in cenere…
Ricordo che pensai che erano i passi più difficili che nessuno avesse mai intrapreso, ma erano soprattutto i passi dell’amore…
Perché il sistema consente di arrivare al potere col disprezzo; ma è l’iniquità, l’esercizio dell’iniquità, che lo legittima.
Era finita. Basta. A me questa fine sembrava buona. E poi, io odiavo le fini. Nelle fini le cose si devono sempre, nel bene e nel male, mettere a posto. A me piaceva raccontare gli scontri tra alieni e terrestri senza una ragione, di viaggi spaziali alla ricerca del nulla. E mi piacevano gli animali selvatici che vivevano senza un perché, senza sapere di morire. Mi faceva impazzire, quando vedevo un film, che papà e mamma stessero sempre a discutere sulla fine, come se la storia fosse tutta lì e il resto non contasse nulla.E allora, nella vita vera, anche lì, solo la fine è importante? La vita di nonna Laura non contava nulla e solo la sua morte in quella brutta clinica era importante?
La scrittura accurata è una scrittura mortale.
A lei si sarebbe arreso sempre, qualsiasi cosa gli avesse chiesto.
La verità è che tutte le volte che sono salita in cima al SunTrust Building – compresa quella volta con te – e ho guardato giù, non ho pensato che quello che vedevo fosse di carta. Guardavo giù e pensavo che quella fatta di carta ero io. Ero io la persona leggera e facile da piegare, non gli altri. E qui sta il problema. Alle persone piace l’idea di una ragazza di carta. È sempre stato così. E la cosa peggiore è che anche a me piaceva quell’idea. L’ho coltivata, capisci cosa intendo? Perché è fantastico incarnare un’idea che piace a tutti, però non potevo essere quell’idea anche per me stessa, non sempre.