Anne Rice – Libri
Vai laggiù tra gli alberi. Liberati di quel che di umano è rimasto del tuo corpo e non innamorarti così follemente della notte da smarrire la strada!
Vai laggiù tra gli alberi. Liberati di quel che di umano è rimasto del tuo corpo e non innamorarti così follemente della notte da smarrire la strada!
Narcos arrivò poco dopo ubriaco come un tino di mosto bestemmiando nomi. Lisa pensò ai personaggi dei fumetti che aveva letto da bambina, invece erano nomi da cani da corsa.
[…] Ma da quel momento Hermione Granger divenne loro amica. È impossibile condividere certe avventure senza finire col fare amicizia, e mettere ko un mostro di montagna alto quattro metri è fra quelle.
Certe penne scrivono, altre sanguinano. Sono quest’ultime che trasudano i mali del mondo, che ricuciono ferite mai rimarginate dal tempo.
E mentre guardo le distese di lava dura dal finestrino e il sole che brucia sopra il cono di un vulcano spento penso che l’amore è questo. Che la felicità è qui. Che Vasco c’è quando mi sorride accanto, ma che è al mio fianco anche nell’assenza. Che la felicità è questo. È sapere che con Vasco non mi sentirò mai monca quando non c’è, ma con un braccio in più quando è con me. È un bambino che sorride sul sedile posteriore di una macchina e uno che aspetta solo che il mondo gli si spalanchi davanti. Ed è davvero così. Una cosa semplice, l’amore. Il resto – ossessioni, ansie, struggimenti – è roba che ha a che fare con l’affanno. E l’amore felice non s’affanna. L’amore felice respira lentamente, a pieni polmoni. Avrei dovuto capirlo, quando mi credevo felice col fiato corto.
È un grande. Perché è un chirurgo della parola e dei sentimenti, e dietro il suo cinismo si nasconde un’enorme solitudine. Lui ci offre sempre il peggio del uomini e questo mi solleva, allontana le mie paure.
Il libro non è un ente chiuso alla comunicazione: è una relazione, è un asse di innumerevoli relazioni.