Joanne Kathleen Rowling – Libri
Silente: Si, Riddle era pronto a credere di essere “speciale”, Harry.Harry: Lei lo sapeva allora?Silente: Di aver incontrato il più pericoloso mago oscuro di tutti i tempi? No.
Silente: Si, Riddle era pronto a credere di essere “speciale”, Harry.Harry: Lei lo sapeva allora?Silente: Di aver incontrato il più pericoloso mago oscuro di tutti i tempi? No.
Avevi detto che per te non significava niente, ma alla fine era tutto.
Qualsiasi cosa deciderete mai, mai io chiamerò re un Lannister!
Come la pioggia contro una finestra fredda, questi pensieri tamburellavano sulla dura superficie dell’incontrovertibile verità: doveva morire. Io devo morire. Doveva finire.
Non riesco a saziarmi di libri. E sì che ne posseggo un numero probabilmente superiore al necessario; ma succede anche coi libri come con le altre cose: la fortuna nel cercarli è sprone a una maggiore avidità a possederne. Anzi coi libri si verifica un fatto singolarissimo: l’oro, l’argento, i gioielli, la ricca veste, il palazzo di marmo, il bel podere, i dipinti, il destriero dall’elegante bardatura e le altre cose del genere, recano con sè un godimento inerte e superficiale; i libri ci danno un diletto che va in profondità, discorrono con noi, ci consigliano e si legano a noi con una sorta di famigliarità attiva e penetrante.
Ma la lingua di un parroco durante un’orazione funebre è quanto di più menzognero, o meglio di più inavvertitamente lontano dalla verità, si possa immaginare.
La sua voce non pronuncia il mio nome da tantissimi anni. Non è più allenata a dire il mio nome.