Pagina iniziale » Marion Zimmer Bradley – Libri

Marion Zimmer Bradley – Libri

Ma lei – quel dono– l’aveva avuto fin dalla prima infanzia, e il Signore del Sole non poteva toglierglielo, poiché non era stato lui a darglielo.

Similar Posts

  • Jeanette Winterson – Libri

    Questa è la mia vita, fissata con morsetti di acciaio al ventre di mia madre e poi proiettata nel nulla come la corda usata dagli indiani per tendere le trappole. Non faccio che tagliare e riannodare la corsa. Mi arrampico e scivolo giù. A mantenere la tensione è la tensione stessa, la spinta fra ciò che sono e ciò che posso diventare. È il tiro alla fune fra il mondo che eredito e quello che invento.Non faccio che tirare, che aggrapparmi disperatamente alla vita, non importa se la fune comincia a sfilacciarsi. Sono così avviluppata su me stessa, come una felce o un’ammonite, che quando mi dipano anche il reale e l’immaginario si dipanano insieme a me, così come insieme sono saldati: fibre della vita annodate una all’altra nel tempo.

  • Charles Bukowski – Libri

    Spesso lo stato della cucina riflette lo stato della mente. Gli uomini confusi e insicuri, d’indole remissiva, sono dei pensatori. Le loro cucine sono come le loro menti, ingombre di rifiuti, stoviglie sporche, impurità, ma essi sono coscienti del loro stato mentale e ne vedono il lato umoristico. A volte, presi da uno slancio focoso, essi sfidano le eterne deità e si danno a metter ordine nel caos, cosa che a volte chiamano creazione; così pure a volte, mezzo sbronzi, si danno a pulire la cucina. Ma ben presto tutto torna nel disordine e loro a brancolare nelle tenebre, bisognosi di pillole e preghiere, di sesso, di fortuna e salvazione. L’uomo con la cucina sempre in ordine è, invece, un maniaco. Diffidatene. Lo stato della sua cucina e quello della sua mente coincidono: costrui, così preciso e ordinato, si è in realtà lasciato condizionare dalla vita e la sua mania dell’ordine, dentro e fuori, è solo un avvilente compomesso, un complesso difensivo e consolatorio. Basta che l’ascolti per dieci minuti e capisci che lui, in vita sua, non dirà mai altro che cose insensate e noiose. È un uomo di cemento. Vi sono più uomini di cemento, al mondo, che altri. Sicché: se cerchi un uomo vivo, dà un’occhiata alla sua cucina, prima, e ti risparmierai un sacco di tempo.Ora, la donna con la cucina sporca è un’altra questione: dal punto di vista maschile. Se non lavora altrove e non ha figli, la pulizia o la sporcizia della sua cucina sono quasi sempre (con qualche eccezione) in proporzione diretta all’affetto che nutre per te. Alcune donne hanno teorie su come salvare il mondo ma non son buone a lavare una tazzina di caffè. Se glielo fai osservare ti rispondono: “lavare tazzine non è importante”. Purtroppo, lo è. Specie per un uomo che ha lavorato otto ore filate, magari dieci, con lo straordinario, a una fresa o a un tornio. S’incomincia a salvare il mondo salvando un uomo alla volta. Tutto il resto è magniloquenza romantica o politica.

  • Edmund Husserl – Libri

    L’uomo che è mosso dall’aspirazione etica è al contempo soggetto e oggetto della propria aspirazione, l’opera in infinito divenire di cui egli stesso è l’artefice. Proprio per questo la forma di vita dell’uomo etico possiede un carattere peculiare. La sua vita ha perduto ogni ingenuità e, pertanto, l’originaria bellezza di una crescita organica naturale – per averne in cambio la più elevata bellezza piena d’animo, quella della lotta etica per la chiarezza, la verità, la giustizia, facendo scaturire la bellezza dai beni autentici dell’uomo, che ne è divenuta la “seconda natura”.