Anonimo – Libri
La memoria si perde, e la scrittura resta.
La memoria si perde, e la scrittura resta.
Scrivere un libro è un po’ come partorire un figlio. Viene concepito dall’immaginazione che, dopo averti fatto la corte, insemina e lascia lievitare le tue idee. Crescono nel grembo della mente che inizia a percorrere i suoi sentieri, addentrarsi nei suoi meandri, avvertire i brividi sulla pelle e a sentirsi addosso quel profumo che ha il sapore di infinito. Solo allora puoi incidere a fuoco le tue emozioni e, dopo un travaglio interiore, donare alla luce la tua anima che ha attraversato le ferite e i piaceri della carne.
La vita è più facile con un amico al tuo fianco. Potrai sempre contare su…
Non si è mai meno soli di quando si legge, leggere è sapersi tenere compagnia.
Visibilmente inquieto per l’assenza dell’oggetto della sua infatuazione unidirezionale.
Con l’arte e con l’ingegno si conquista mezzo regno.Con l’ingegno e con l’arte si conquista…
I cani ricordano i volti, i gatti i luoghi.