Khaled Hosseini – Libri
Tornare a Kabul era come imbattersi in un vecchio amico e scoprire che la vita era stata impietosa con lui, privandolo di tutto.
Tornare a Kabul era come imbattersi in un vecchio amico e scoprire che la vita era stata impietosa con lui, privandolo di tutto.
… Voi parlate quando non siete in pace con i vostri pensierie quando non riuscite ad abitare nella solitudine del cuore, vivete nelle labbra,dove il suono è distrazione e passatempo.E in molti vostri discorsi il pensiero è quasi ucciso.Perché il pensiero è un uccello dell’aria, che in una gabbia di parole può forse spiegare le alima non può certo volare.E c’è chi ha in sè la verità, ma non la esprime con parole.Nel suo petto lo spirito dimora in armonioso silenzio.
Andavo di fantasia, e di ricordi, è quello che ti rimane da fare, alle volte, per salvarti, non c’è più nient’altro. Un trucco da poveri, ma funziona sempre. (da “Novecento”)
A conti fatti la guerra è uno sterminato susseguirsi di follie.
La calma dei libri è una delle poche certezze.
Scrivere è in un certo senso afferrare i propri pensieri e tenerli sotto controllo.
“Non devi mai avere vergogna. Accetta ciò che la vita ti offre e sforzati di bere dalle coppe che ti vengono presentate. Si devono assaporare tutti i vini: di alcuni, solo qualche sorso; di altri, l’intera bottiglia.” “Come posso riconoscerli?” “Dal gusto. Soltanto chi ha assaggiato il vino cattivo sa individuare quello buono.”