Stephenie Meyer – Libri
Le ondate di dolore da cui prima ero stata appena sfiorata ora si innalzavano di fronte a me e mi si infrangevano addosso, trascinandomi giu. E dal fondo non riemersi.
Le ondate di dolore da cui prima ero stata appena sfiorata ora si innalzavano di fronte a me e mi si infrangevano addosso, trascinandomi giu. E dal fondo non riemersi.
Preoccupata dal tono di voce con cui aveva detto “io e te”. Mi piaceva più di quanto fosse lecito.
Io… davanti a Riko… faccio sempre il superiore, la sgrido di continuo. In realtà però… vorrei dirle che mi piace, che è carina… vorrei abbracciarla ogni secondo.
Bruto non sa quello che vuole ma lo vuole fortemente.
Così quella sensazione mi afferrò di nuovo, sebbene cercassi di allontanarla: la sensazione che fosse ormai troppo tardi; che c’era stato un tempo in cui tutto avrebbe avuto un senso, ma che avevamo perso l’occasione, e che ci fosse qualcosa di ridicolo, di riprovevole addirittura, nel modo in cui stavamo pensando e pianificando il futuro.
Tutti i racconti belli, uditi o letti – una fonte infinita di bevanda immortale, cola per noi dall’orlo del cielo…
Le stagioni fuggenti non sono che onde sempre di ritorno nel lungo corso del tempo. Eppure sotto il Sole ogni cosa purtroppo è destinata a logorarsi e a scomparire.