Nicholas Sparks – Libri
Avrebbe sofferto troppo a vedere il suo viso tutti i giorni, e non era ancora pronta.
Avrebbe sofferto troppo a vedere il suo viso tutti i giorni, e non era ancora pronta.
Ti voglio bene. Te ne voglio tanto da spaventarmi. Era molto tempo che non provavo…
Scrivere è violentare il passato, è uno stillicidio di memoria artefatta e deliziosa.
“Voglia Dio che la mia morte venga presto e ci liberi tutti da questa agonia”, mormorò Amy con un filo di voce. “Perché questo è peggio della morte, per me. Sapere che mi ha amata e mi ha voltato le spalle. Sapere, ogni mattina quando mi sveglio, ogni notte quando mi addormento, che è con lei, che sceglie di essere con lei invece che con me. Mi divora come un cancro, Lizzie. Penso che ne morirò. Questo dolore è come la morte. Preferisco la morte.
Ma che centra, mica puoi sapere come va dopo… l’importante è amarsi e basta, no? Senza ipotecare il futuro.
Più in alto, dietro il vetro. Gioia e dolore. Pallina guarda Babi sparire con lui, finalmente incoerente e sincera. Maddalena guarda Step sparire con lei, colpevole solo di non averla amata né di averglielo mai lasciato credere. E mentre i due, freschi d’amore, escono in strada, Maddalena si lascia cadere sul divano lì vicino. Disillusa, da sola, così come da sola si è illusa. Rimane con un bicchiere vuoto fra le mani e qualcosa di più difficile da riempire dentro. Lei, semplice concime di quella pianta che spesso fiorisce sopra la tomba di un amore appassito. Quella rara pianta il cui nome è felicità.
La mia scrittura non è un atto di sublimazione, ma un rituale di esorcismo.