Gabriele D’Annunzio – Libri
E credere in te soltanto, giurare in te soltanto, riporre in te soltanto la mia fede, la mia forza, il mio orgoglio, tutto il mio mondo, tutto quel che sogno, e tutto quel che spero…
E credere in te soltanto, giurare in te soltanto, riporre in te soltanto la mia fede, la mia forza, il mio orgoglio, tutto il mio mondo, tutto quel che sogno, e tutto quel che spero…
La reclusione dei condannati non ci ha mai restituito nulla, non è mai stata di consolazione. Contano di più le sentenze, l’impegno dello Stato a cercare la verità e a dare giustizia. A casa abbiamo sempre provato fastidio quando ci veniva chiesto di dare o meno il via libera a una scarcerazione o a una grazia, perché rifiutiamo questa idea medioevale che i parenti di una vittima decidano della sorte di chi è ritenuto colpevole.
Quando si arriva alle ultime pagine di un romanzo coinvolgente, si comincia ad avvertire delle fitte allo stomaco e una strana nostalgia nell’anima. Perché un semplice libro può catapultare chi lo legge in un’altra dimensione, sa trasformarsi in un amico prezioso e capace di offrire tanta compagnia, finendo col far sentire la propria mancanza.
È così facile sedersi in cattedra e pontificare. Tutti hanno la soluzione della tua vita: “Non stare con lui, lo devi lasciare, stai sbagliando…”. Okay, e anche se fosse? È la mia vita e ne sono l’unica responsabile.
Lena, per favore, non essere triste. Non essere mai triste perché credi che io non ti ami.
Le librerie sono piene di capolavori pallosissimi.
L’uomo è fatto così, signora Germania: di fuori è una faccenda molto facile da comandare, ma dentro ce n’è un altro e lo comanda soltanto il Padre Eterno.