Arthur Bloch – Libri
L’ottanta per cento di un esame si basa sull’unica lezione a cui non sei andato, nella quale si parlava dell’unico libro che non hai letto.
L’ottanta per cento di un esame si basa sull’unica lezione a cui non sei andato, nella quale si parlava dell’unico libro che non hai letto.
Strappare la bellezza al mondo ovunque essa sia e regalarla a chi ti sta accanto: per questo sono al mondo.
Due persone possono andare d’accordissimo, parlare di tutto ed essere vicine. Ma le loro anime sono come fiori, ciascuno ha la sua radice in un determinato posto e nessuno può avvicinarsi troppo all’altro senza abbandonare la sua radice, cosa peraltro impossibile. I fiori effondano il loro profumo e spargono il loro seme perché vorrebbero avvicinarsi, ma il fiore non può fare niente perché il seme giunga nel posto giusto; tocca al vento che va e viene come vuole.
I libri sono gli amici più tranquilli e costanti, e gli insegnanti più pazienti.
Diceva che sono pochi, pochissimi i libri che terminano con l’ultima riga, e sono i più crudeli, perché non ti danno il tempo di salutare la storia, i personaggi, di distaccarti con la lentezza e la malinconia che inevitabilmente caratterizzano la fine, quando conti le pagine per vedere quanta storia puoi trascorrere ancora insieme all’autore. Non c’è amore più intimo e incompreso di quello di un libro che ti piace, mi ripeteva, e a me sembrava il discorso di un vecchio.
Ma qualcosa mi manca. Ti ricordi? È sempre stato così, lo sento da come respiro la vita.Sento che mi manca come se mi fosse già appartenuta e qualcuno me l’avesse portata via.Ma non so esattamente cos’è. C’è chi cerca l’altra metà della mela, io sto cercando ancora la mia mezza. Sono uno spicchio di me stesso.
Entrate nelle biblioteche ogni tanto, i libri non vi mangiano: siamo noi che mangiamo i libri.