Incertezza: come spalancare gli occhi al buio e poi chiuderli forte forte e poi aprirli e restare accecati dai puntini d’argento creati dalla pressione sulle cornee, strizzarli, farli roteare, mettere a fuoco e accecarsi di nuovo, ma almeno in qualche modo hai visto la luce.
La lettura è una attività associale, faticosa e anche noiosa. Ma rimane la più straordinaria di tutte.
Da allora so come gli esseri umani possano essere avviluppati tra loro e presenti l’uno dentro l’altro ad abissali profondità, senza averne la più pallida idea.
Lo scrivere è un ozio affaccendato.
L’altro giorno mi hanno scacciata da uno dei loro luoghi di culto perché portavo un vestito senza maniche – gli spiegò con aria triste.A quanto pare all’Onnipotente le mie braccia non piacciono anche se è stato lui a crearle.
Tutti noi soffriamo di una malattia, di una malattia di base, per così dire, che è inseparabile da ciò che siamo e che, in un certo modo, fa ciò che siamo, se anzi non è più esatto dire che ciascuno di noi è la propria malattia, per causa sua siamo così poco, così come per causa sua riusciamo a essere tanto.
Ero fortunato ad avere ancora mia madre che, occupandosi di me, mi permetteva di protrarre l’adolescenza. Molto fortunato. Ero nato con la camicia: tanto valeva che me la stirasse.