Milan Kundera – Libri
La gente di solito si rifugia nel futuro per sfuggire alle proprie sofferenze. Traccia una linea immaginaria sulla traiettoria del tempo, al di là della quale le sue sofferenze di oggi cessano di esistere.
La gente di solito si rifugia nel futuro per sfuggire alle proprie sofferenze. Traccia una linea immaginaria sulla traiettoria del tempo, al di là della quale le sue sofferenze di oggi cessano di esistere.
Scrivere vuol dire prima di tutto dare un nome alle cose.
Partiamo da un’impressione assai diffusa, magari superficiale, ma legittima: ci sono oggi molti gesti, per anni appartenuti alle consuetudini più alte dell’umanità, che, lungi dall’agonizzare, si moltiplicano con sorprendente vitalità: il problema è che in questo fertile rigenerarsi, sembrano smarrire il tratto più profondo che avevano, la ricchezza a cui erano in passato arrivati, forse perfino la loro più intima ragione d’essere. Si direbbe che vivano a prescindere dal loro senso: che avevano, e ben definito, ma che sembra essere diventato inutile. Una perdita di senso.
Dove inizia la fine del mare? O addirittura: cosa diciamo quando diciamo: mare? Diciamo l’immenso mostro capace di divorare qualsiasi cosa, o quell’onda che ci schiuma intorno ai piedi? L’acqua che puoi tenere nel cavo della mano o l’abisso che nessuno può vedere? Diciamo tutto in una sola parola o in una sola parola tutto nascondiamo? Sto qui, a una passo dal mare, e neanche riesco a capire, lui, dov’è. Il mare. Il mare.
Si potrebbe scrivere un libro sull’ingiustizia dei giusti.
Sgranò gli occhi. “Questo sarebbe il tuo sogno? Diventare un mostro? “.”Non proprio”, risposi, rabbuiandomi alla parola che aveva scelto. Mostro, figuriamoci. “Più che altro, sogno di restare con te per sempre”.La sua espressione cambiò, resa mesta e dolce dal sottile dolore che m’incrinava la voce.”Bella”. Con le dita sfiorò il contorno delle mie labbra. “Starò sempre con te. Non ti basta?”Il sorriso mi si aprì sotto le sue dita. “Mi basta, per ora”.
Siete proprio sicuri che dopo aver letto un buon libro, siate sempre gli stessi?