Robert Louis Stevenson – Libri
Potreste leggere Kant da soli, se voleste, ma uno scherzo, lo dovete dividere con qualcun altro.
Potreste leggere Kant da soli, se voleste, ma uno scherzo, lo dovete dividere con qualcun altro.
Quando scriveranno la storia del mio regno, dolce sorella, diranno che ha avuto inizio stanotte.
Le persone danneggiate sono pericolose. Sanno di poter sopravvivere.
Ricordati bene quello che ti dico: tu non sei sola, finché ci sono io. Tu puoi contare su di me, sempre. Non sto scherzando, ascolta: mi puoi chiamare anche nel cuore della notte se ti svegli con la paura dei satanisti, dei vampiri, degli zombi: io ti proteggerò. Non farò mai più lo spiritoso. E quando ti sentirai perduta, debole. Brutta, sola e disperata, non dovrai fare altro che chiamarmi; io verrò e ti racconterò di come tutti gli uomini che ti vedevano, quando ti ho conosciuta, s’innamorassero ti te all’istante, zac, fulminati; ti mostrerò quella famosa foto davanti a Krizia e poi ti porterò allo specchio e ti obbligherò a constatare che sei ancora bella come allora, prodigiosamente bella, oserei dire, perché sembra che per te il tempo non sia passato. E se ti si romperà la lavatrice, la macchina, il computer, il telefonino, e ti sentirai morire alla sola idea di consumare energie per ripararli non ti preoccupare: chiama me, e ci penserò io. Avrò cura di te in qualunque momento tu ne abbia bisogno, ogni giorno dell’anno. Ogni anno che verrà fino a quando incontrerai un uomo meraviglioso che ti amerà profondamente per il resto della tua vita, e allora lo farà lui molto meglio di me. Farò tutto questo, Marta, te lo giuro, sarò fiero di farlo; ma tu, ti prego, non toccare più l’argomento Lara con me.
Ogni libro è un nuovo viaggio. Ed io non riesco a fare a meno di leggere romanzi o di scriver racconti. Per questo mi ritengo un eterno turista.
Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio amico, ma non ebbi dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato. Fino al giorno del suo arrivo io non avevo avuto amici. Nella mia classe non c’era nessuno che avrebbe potuto rispondere all’idea romantica che avevo dell amicizia, nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado di comprendere il mio bosogno di fiducia, di lealtà e di abnegazione, nessuno per cui avrei dato volentieri la vita. Ho esitato un po’ prima di scrivere che “avrei dato volentieri la vita per un amico”, ma anche ora, a trent’anni di distanza, sono convinto che non si trattasse di un esagerazione e che non solo sarei stato pronto a morire per un amico, ma l’avrei fatto quasi con gioia.
Quando giunsi a Fairy Oak, le bambine stavano per nascere. Avevo fatto un lungo viaggio e attraversato molti regni magici per raggiungere il villaggio della quercia fatata. Le mie ali erano stanche, ma l’emozione mi impediva di fermarne il tremore: si capisce, era la mia prima esperienza di lavoro!- Buon giorno. Mi chiamo Sefeliceiosaròdirvelovorrò e sono la fata baby-sitter che avete richiesto al Gran Consiglio! – dissi all’anziana signora che si era affacciata alla porta.