Henry David Thoreau – Libri
Non leggete il tempo, leggete l’eternità.
Non leggete il tempo, leggete l’eternità.
Perché una spugna di mare non ha mai giornate no.
Non c’è nulla che mi faccia sentir male come la porta chiusa di una biblioteca.
“Oh, ecco un Cicerone – dice Candido – io credo che vostr’eccellenza non lascerà punto di leggere cotesto grand’uomo”. “Io non lo leggo mai – risponde il Veneziano – che m’importa ch’egli abbia difeso la causa di Rabirio o di Cluenzio? Ne ho d’avanzo dè processi da giudicare; mi sarei adattato a leggere le sue opere filosofiche, ma quando mi son accorto che ei dubitava di tutto, ho concluso che io ne sapeva quanto lui, e che non avevo bisogno d’alcuno per essere ignorante”.
L’arte dello scrivere romanzi consiste nel saper mentire.
I suoi occhi sono chiusi. Come se si riposasse da una ferita senza fine. Quando lui dorme dimentico il colore dei suoi occhi ed a quel punto capisco che non è il suo viso l’ostacolo che ci impedisce di amarci, no, non il suo viso, no. Lo scopro grazie a lui.
Uno scrittore dovrebbe sforzarsi di scrivere una cosa in modo tale da farla diventare parte dell’esperienza di coloro che la leggono.