Anonimo – Luoghi comuni
Di qualcosa si deve pur morire.
Di qualcosa si deve pur morire.
A parole lorde, orecchie sorde.
La memoria riesce a far vivere il ricordo di una persona cara, a farcela rivedere nel suo aspetto più splendente, al di là del muto riposo della tomba.
Vediamo episodi dove viene da dire, adesso ci scappa il morto, non fai in tempo a dirlo che c’è già scappato, allora lo ridici per quello dopo, sei sempre in ritardo di un morto.
Dare è dare. E io adesso ho solo un’immagine da dare: farsi autogol dentro al cuore.
A Milano c’è la nebbia anche ad agosto.
Il tuo ricordo mi ha fatto breccia nel cuore, i tuoi occhi illuminano il firmamento.