Joey Lauren Adams – Matrimonio
Per un matrimonio ci vogliono naturalmente due persone: la sposa e sua madre.
Per un matrimonio ci vogliono naturalmente due persone: la sposa e sua madre.
Perché la donna che diceva di amarmi aveva lasciato che la sua insoddisfazione mettesse artigli e lunghi denti e diventasse il mostro che poi ha finito per dividerci, invece che semplicemente e naturalmente rendermene partecipe? Perché non ci si capisce mai davvero? Perché ci si ama, si arriva a sentirci un tutt’uno con l’altra persona, come se davvero fossimo due metà di un unico insieme e poi un niente, un nonnulla o un nessuno, bastano per separarci di nuovo e farci tornare due unità separate, due sconosciuti, due ricordi, come se l’altro fosse soltanto una vecchia canzone che ci piaceva e che abbiamo a lungo ascoltato in un tempo lontano, ma di cui oramai ricordiamo a stento il ritornello?
Non sopporto la maggior parte delle coppie! Mi irritano, provocandomi un forte senso di disgusto e pietà.Commettono sempre lo stesso patetico errore: confondere il significato della parola “condividere” con quello di “assecondare”.Malato amore del ventunesimo secolo!
Anch’io ho avuto problemi con il matrimonio. Poi, però, mi sono avvalsa del diritto di recesso.
Due sono i giorni più belli di una donna, quando si sposa e quando mette al mondo un figlio.
In un matrimonio si passa dal paradiso dei primi giorni all’inferno degli ultimi.
Equità di rapporto. In un matrimonio è quella strana condizione che permette a una moglie di avere ragione nei giorni pari e a un marito torto in quelli dispari.