Marco Ghidoni – Medicina e salute
Medicina e salute: quando c’è profitto non vanno molto d’accordo.
Medicina e salute: quando c’è profitto non vanno molto d’accordo.
La salute è uno stato precario che non promette niente di buono.
Ascoltavo i rumori provenire dalla strada e immaginavo con malinconia la vita fuori. Ogni tanto nello spazio visivo della finestra intercettavo un gabbiano e sognavo di essere come lui, volavo con la fantasia, sognando lidi e mari lontani, ma nel frattempo ero là, sul divano casalingo, che divenne la mia seconda pelle.
Donare il sangue è un atto di generosità nei confronti dell’altro e di noi stessi oltre che un atto di salvaguardia della salute. Non manchiamo, doniamolo.
Più affascinante della foresta vergine amazzonica: il sistema nervoso centrale.
La malattia sarebbe meno sofferenza se non fosse accompagnata dal dolore.
I medici olandesi hanno eliminato i malati che lo chiedevano, i disabili che lo chiedevano e, da ultimi, i nuovi nati che non lo hanno mai chiesto. Se si apre a questa cultura non c’è più modo di fermarsi. Quando iniziarono a uccidere i pazienti depressi ma non fisicamente malati dissero che solo i coscienti con un desiderio “razionale” di morire ne avrebbero “beneficiato”. Poi, quando iniziarono a uccidere i disabili, come i malati di Alzheimer, cantarono sommessamente: solo i pazienti che lo avrebbero chiesto. Poi sono passati ai bambini. Anche senza il consenso dei genitori. È l’implacabile forza di gravità degli abissi.