Cesare Frugoni – Medicina e salute
Se curare sempre non si può, consolare sempre si deve.
Se curare sempre non si può, consolare sempre si deve.
Chi è sano non sa quanto sia ricco.
Se una infermità vi è nella mia mente essa non è abulia né impulsività, ma è l’eccesso di volontà.
Un po’ di salute ogni tanto è il miglior rimedio per l’ammalato.
Della coscienzaMedico, davanti a te un pluriomicida, un assassino di infanti, un sadico maniaco che ha spezzato e violato all’infinito l’intimità di giovani fanciulle assetate di vita.Una di queste era tua figlia.Ferito a morte. In strada. Nel buio.Tu solo puoi salvarlo.Faccia a faccia. Ti guarda con occhi carichi di paura.Nessuno ti vede. Nessuno sa chi sei.Che ne sarà, allora, in quel momento, del giuramento? Presterai fede alle parole di Ippocrate?A te la scelta.
In faccia al malato è scritta la sofferenza.
Perché una volta che l’oscuro male ti prende l’anima nessuno se ne avvede: cureranno il corpo con balsami e inguenti, ma sordi saranno alle urla silenti, rifocileranno la bocca assetata d’acqua, ma lasceranno che il vuoto scavi trincee, apriranno finestre per ricambiare l’aria e chiuderanno le porte per rinchiuderti dentro.