Jean-Baptiste Fonssagrives – Medicina e salute
La mamma constata, il medico interpreta.
La mamma constata, il medico interpreta.
Sono miope. In molti, possono pensare che questo mi penalizzi; io la vedo in modo diverso. Sono miope e penso sia un vantaggio che non tutti hanno, mi sento fortunato, riesco a vedere solo le persone che mi stanno vicino, le vedo con la loro vera faccia, limpida, mi stanno vicino veramente, invece non vedo la gente lontana con mille facce e mille sfaccettature.
Torno alla realtà. Il paziente è sdraiato in un letto d’ospedale. Io sono al suo fianco. Ogni cosa attorno ha perso valore o, meglio, è stata ricondotta a quello vero.
Nessuno berrebbe mai una bevanda su cui è scritto “Pericolo di Morte”, eppure lo stesso messaggio per i fumatori assume contorni evanescenti.
Cenni di pronto soccorso pratico: cosa faresti se ti trovassi di fronte a una persona riversa a terra mentre rantola in preda a una grave forma di sinestesia?
Il tempo serve per capire, ma è fatto in modo che sia sempre troppo tardi, a meno che l’ignoranza non sia parte integrante di chi agisce. Mettiamo caso che poco prima del disastroso crollo, un servo di Dio, e quindi Dio in persona ( “non si muove foglia che Dio non voglia” ), abbia trasferito con il solito congegno la merda degli angeli in un corpo che l’oscenità dell’Onnipotente non doveva neanche sognarsi di poter avere. Lo spirito così estirpato ha sovraccaricato di nuovo l’energia universale, e quindi la saldezza della materia e degli atomi. La prima azione sarebbe messa in atto dalla volontà, dall’astinenza e dalle pulsioni, dalla libido di penetrazione, la seconda da una dura e inoppugnabile legge matematica e fisica. Solo chi ha innescato prima con la volontà le conseguenze, che sono prive della volontà di fare del male, è realmente responsabile dei morti che ha provocato.
Conosco un medico che i pazienti li cura.