L’età che avanza erode e corrode. Ma non è finita: un’inesauribile energia, alimentata e perseguita, è una perenne controazione, un solido argine che mitiga gli effetti negativi. Il tempo cessa di procedere inesorabile, e rallenta smarrito.
Se un giorno dovessi essere ritenuto saggio, temo che possa mettersi in moto un meccanismo regressivo.
La morte ha un pessimo difetto: quello di non essere selettiva.
Si affaccia nella radura un gruppo di cervi. Il capobranco si annuncia con il caratterisco bramito, poi si muove, timoroso e imponente. Nel contrasto vedo l’armonia.
Quando è praticata in maniera insistente la pragmatica mina le certezze dell’etica.
Le donne hanno oggi il medico, come ieri avevano il confessore. I disastri che provocheranno questi nuovi confessori non saranno inferiori a quelli che provocavano un tempo quei vecchi medici.
Le frontiere che oggi la medicina è riuscita ad abbattere sono frutto dell’annientamento di pregiudizi che, in passato, inficiavano la sfera culturale dell’uomo!