Giuseppe Catalfamo – Modi di dire
Piovessero ombrelli la pioggia sarebbe nà figata.
Piovessero ombrelli la pioggia sarebbe nà figata.
La coscienza dell’eterno nulla nero, impalpabile, assente, senza sensi, che ci attende dopo la morte è la tortura più agghiacciante che ci appartiene.
Sciorinare ammiccanti parole è come comporre musica.”Strimpelli” una notte intera e nel mezzo c’è una canzone.
Ciao papà, è la stessa ora, lo stesso giorno, lo stesso mese di quella mattina soleggiata di 24 anni fa, ricordi? Sei andato via senza dir nulla, sei sempre stato uomo di poche parole, ma che pesanti saggezze contenevano e materializzavano onore. Sono corso da te con ogni mezzo infagottato da quella ridicola divisa, impaurito. Non mi hai aspettato, volevo dirti che non ero arrabbiato con te, avevo capito che eravamo sopratutto amici, che ti amo. Ciao papà, tanto lo so che stai scherzando, ti vedo sai a volte di notte in corridoio che sorridi…
L’unico modo per inibire il veleno mortale della lingua consiste nell’ignorare il suo suono!
Qualsiasi cosa t’appartenga la tua presunzione lo sopravvaluterà!
Essere innamorato è come pisciarsi nei pantaloni, è visibile a tutti, ma solamente tu senti la calda sensazione.