Thomas Mancin – Morte
Non temo la morte, ma provo rammarico nel sapere di non aver tempo per visitare almeno un pezzo d’universo.
Non temo la morte, ma provo rammarico nel sapere di non aver tempo per visitare almeno un pezzo d’universo.
Gli anni passano e il ricordo di te… riflesso nella mia mente invece di sbiadire come fanno le fotografie e sempre più vivo, il tempo leviga molte cose ma mai il dolore di averti perso… ma anche il dolore a volte costruisce ponti che che senza questo non non avremmo mai attraversato.
Reclamo la morte. Voglio morire perché sono stupendamente maturo per la morte. Che fortuna non diventare vecchio.
Seppellitemi vicino all’ippodromo così che possa sentire l’ebbrezza sulla dirittura d’arrivo.
Morendo non si diventa santi, si estinguono solo le pene.
Possiamo pensare alla persona umana – che è l’unico tipo di persona che conosciamo – come un’onda che si alza e si abbassa, o a una bolla che si forma e poi scoppia, sulla superficie del “mare immortale”. Come un’onda o una bolla, la persona umana è effimera.La persona, che vive e muore in un organismo psicosomatico su questo pianeta, potrebbe essere una manifestazione dell’eterna realtà spirituale.
Non ci si prepara alla morte, ci si separa della vita.