Mauro Lanari – Morte
Polvere siamo, polvere diventeremo e anch’io non mi sento in grande spolvero.
Polvere siamo, polvere diventeremo e anch’io non mi sento in grande spolvero.
Morte improvvisa, l’unica da temersi; ed è perciò che in casa dei potenti vi è il confessore stabile.
Alla fine tutte le cose non devono forse essere inghiottite dalla morte?
Volevamo giubilare assieme, invece siamo stati giubilati.
Solo gli stronzi muoiono.
Non ho paura della morte… è il non vivere più quello che mi terrorizza.
Come non esiste tema senza variazione o viceversa, non esiste continuità senza discontinuità, costante senza mutamento, essere senza divenire. Tuttavia l’equilibrio di questi due poli è così precario che prima o poi giungono inevitabili un cosiddetto “punto di rottura/catastrofe” e una conseguente “rottura di simmetria”. Al che irrompono pure opinioni soggettivissime e giudizi personalissimi sul valore d’attribuire a tali eventi.