Sara Brillanti – Morte
Il giorno da non vivere arriva per tutti e ti porta via con sé.
Il giorno da non vivere arriva per tutti e ti porta via con sé.
Un solo giorno in più è un momento di nuova speranza per chi con i rantoli conta gli istanti.
Si può vincer la morte, basta sapere di aver vissuto appieno tutta la propria vita, aver colto ogni attimo e salvato nella memoria, aver dato il proprio affetto a chi lo meritava, aver vissuto con la gioia di vivere, se una persona è sicura di questo, può morire serena.
L’ultimo maestro del canto eroico, la bella bocca attraverso la quale la musica parlava… non esiste più; e noi siamo qui a piangere le corde spezzate di uno strumento ormai muto… Poiché si isolò dal mondo, il mondo lo definì ostile; lo chiamò insensibile, poiché si tenne lontano dai sentimenti. Ma l’eccesso di sentimento evita il sentimento. Sfuggi il mondo poiché non trovò, nella sua amorevole natura, un’arma con cui resistergli. Si allontanò dai suoi simili dopo aver dato loro tutto e non aver ricevuto nulla in cambio. Rimase solo perché non trovò un essere che gli fosse pari. Ma fino alla morte conservò un cuore aperto a tutti gli uomini, un cuore di padre per la sua gente, per il mondo intero.
Il dolore, una sorta di Dio. Tu guarda alla tua entità che io penso al mio.
Mi ero preparata per la sua assenza, ora mi preparo per la tua presenza.
La morte non è nel non potere più comunicare, ma nel non potere più essere compresi.