Vera Somerova – Morte
A forza di temere la morte… si è scordato di vivere.
A forza di temere la morte… si è scordato di vivere.
Odio una sola cosa della vita: la morte. Forse la odio proprio perché non fa parte della vita, ma ne è la fine.
La morte è il mio mestiere, ci guadagno da vivere, ci costruisco la mia reputazione professionale. Io tratto la morte con la passione e la precisione di un becchino: serio e comprensivo quando sono in compagnia dei familiari in lacrime, ma freddo osservatore quando sono solo. Ho sempre pensato che il segreto nel trattare con la morte consistesse nel tenerla a debita distanza. Questa era la regola: non permetterle di avvicinarsi sino a sentirne il fiato sul collo.
Ci sono molti modi per morire: il peggiore è morire dentro mentre continui a vivere fuori.
Il mondo non morirà mai di fame per la mancanza di meraviglie, quanto per la mancanza di meraviglia.
Il suicidio ha un grosso difetto, spesso fa morire chi invece dovrebbe vivere e lascia vivo chi dovrebbe morire, a meno che non intervenga fratello omicidio con delega di giustizia a pareggiare i conti.
La morte. È un punto o una virgola?